Le lenti a contatto sono sempre più apprezzate da molte persone con problemi alla vista, grazie ovviamente alla loro praticità e comodità.
In questo articolo cerchiamo di capire un po' meglio come sono fatte e come utilizzarle al meglio.
Le lenti a contatto, cosa sono e come sono fatte.
Le lenti a contatto sono lenti che si applicano direttamente sull'occhio, precisamente sulla cornea e sulla sclerale.
Sono fatte da polimeri plastici rigidi o morbidi, anallergici e biocompatibili, ai quali viene data una curvatura specifica in base alla gradazione che la lente finale deve avere.
Come tanti altri oggetti, anche le lenti a contatto sono molto migliorate in termini di qualità e comodità da quando hanno iniziato ad essere prodotte. Se inizialmente erano infatti realizzate con materiali rigidi e non contenevano liquidi, in seguito sono state perfezionate grazie all’utilizzo di materiali più morbidi a all’aggiunta di acqua.
Oggi esistono molti tipi di lenti a contatto, diversi per materiali, durata e contenuto di acqua.
Iniziamo dal materiale di cui la lente è composta: esistono lenti rigide o morbide.
Le lenti rigide possono essere realizzate con PMMA (polimetilmetacrilato), che non lascia passare né ossigeno né acqua o con CAB (acetato butirrato di cellulosa), rigido gas permeabile, che lascia passare l’ossigeno in forma gassosa.
Le lenti a contatto morbide sono fatte in vari materiali comunemente chiamati hydrogel; queste lenti contengono acqua e lasciano passare l’ossigeno in forma liquida, cioè legato alle molecole dell’acqua.
Altro materiale per lenti morbide è il silicone-hydrogel, che permette il passaggio di ossigeno liquido e gassoso. Questo tipo di lente ha un contenuto di acqua minore e una trasmissibilità elevata.
Altro elemento che differenzia vari tipi di lenti è la loro durata.
Vediamo le tipologie comuni.
Lente a contatto giornaliera: la lente dura un giorno, quando si toglie si butta.
Lente a contatto quindicinale: dura quindici giorni e si conserva con l’apposita soluzione unica.
Lente a contatto mensile: dura un mese dalla data di apertura, indipendentemente da quanti giorni si porta. Si conserva anch’essa con l’apposita soluzione unica.
Lente a contatto annuale: dura un anno e ha bisogno di una manutenzione accurata.
Raggio di curvatura e diametro sono altri due elementi che fanno riferimento al grado di curvatura della lente e alla sua dimensione, che devono essere adatti
all’occhio del portatore.
L’idratazione, infine, è il contenuto di acqua presente nella lente, ed è espresso in percentuale.
Come scegliere la gradazione delle lenti a contatto.
La gradazione della lente è ovviamente l’elemento fondamentale, ma come si sceglie?
È un compito che spetta ad un ottico-optometrista esperto, e nel farlo si valuta chiaramente il problema di vista del soggetto, partendo dalla correzione ottica degli occhiali.
La gradazione delle lenti a contatto è uguale a quella degli occhiali fino a 3,50 diottrie.
Oltre questo limite, nel miope si tiene un valore più basso, mentre nell’ipermetrope più alto.
Questo perché la lente degli occhiali, essendo staccata dall’occhio, interviene in maniera differente rispetto alla lente che, essendo appunto “a contatto” diretto con l’occhio, ha un potere
correttivo diverso.
Per le persone presbiti esistono lenti a contatto multifocali. Esse hanno la particolarità di intervenire sia sulla vista da vicino che su quella più distante.
Scelta delle lenti a contatto.
Quando si decide di passare dagli occhiali alle lenti, le domande sono molte: meglio la lente a contatto rigida o morbida? Scelgo le giornaliere o le mensili? E quelle in silicone? Mi troverò bene? Non preoccupatevi, è compito dell’ottico consigliarvi al meglio sulla base delle vostre caratteristiche ed esigenze.
Per farvi qualche esempio, le lenti a contatto rigide vengono usate solo in casi particolari come gli astigmatismi elevati oppure per patologie corneali (cheratocono) che non possono essere
trattate con lenti morbide. I problemi di vista più comuni si correggono con le lenti morbide, che consentono una applicazione più semplice e sono più confortevoli.
Per quanto riguarda il materiale, partiamo da una doverosa premessa: tutti i materiali delle lenti a contatto sono anallergici e biocompatibili, quindi perfettamente sicuri.
La preferenza per l’uno o per l’altro è personale e dipende da vari fattori come la dimensione, la quantità di acqua, il tipo della lacrima del soggetto e altri.
Come scegliere le lenti a contatto in base alla durata.
Meglio una lente a contatto giornaliera o mensile? Dipende! Come già detto, a prescindere dalle preferenze soggettive, nessun tipo di lente
a contatto causa problemi. Può casomai essere l’uso errato a dare disagi.
In generale, chi usa le lenti a contatto poche volte a settimana sceglie le giornaliere per la loro comodità di utilizzo e la mancanza di una manutenzione specifica per la lente. Infatti, una
volta tolte, le lenti giornaliere si buttano.
Chi invece usa le lenti a contatto tutti i giorni o comunque molto spesso, sceglie le mensili perché a lungo andare sono più convenienti.
Le lenti mensili, come anche le quindicinali, vanno conservate in un contenitore apposito, immerse nella soluzione unica che le pulisce, le disinfetta e le conserva in maniera corretta.
Conservare le lenti a contatto.
Come abbiamo detto, trattare e conservare le lenti in maniera adeguata è fondamentale per non avere fastidi. Questo vale per le lenti morbide quindicinali, mensili o annuali, visto che le giornaliere si buttano quando si tolgono.
Ecco i semplici ma fondamentali passi da seguire per una corretta conservazione: una volta tolte, si riempie il contenitore con la soluzione
conservante, si immerge la lente nel liquido e si richiude il contenitore.
Quando si indossano, si svuota il contenitore dal liquido presente e si sciacqua la lente con la soluzione unica nuova o con la soluzione salina, strofinandola con le dita.
Queste operazioni si ripetono ogni volta che si tolgono e mettono le lenti a contatto che, ricordiamo, non si possono conservare senza il liquido apposito.
Depositi sulle lenti a contatto.
Diversi elementi possono far sì che la lente risulti non perfettamente pulita.
Innanzitutto il film lacrimale dell’occhio contiene lipidi e proteine che si depositano sulla lente a contatto e la “sporcano”. Inoltre polvere, fumo, creme e trucchi formano depositi sulla lente
a contatto.
Se sulle giornaliere il problema è relativo perché la lente viene buttata dopo un solo uso, sulle mensili questo può invece rappresentare un problema più serio, perché l’accumulo dei depositi può
portare a infiammazioni batteriche o virali.
Per questo è importante eseguire una corretta manutenzione e preoccuparsi della pulizia delle mani e dell’ambiente.
Lenti a contatto e occhi secchi.
Uno dei problemi che si possono incontrare indossando lenti a contatto è quello degli occhi secchi. In questa condizione (causata per esempio da una lunga esposizione all’aria condizionata) indossare le lenti diventa fastidioso, perché esse, se non correttamente idratate, vanno a causare ulteriore secchezza e fastidio.
Il problema è facilmente risolvibile grazie all’utilizzo dei sostituti lacrimali, o lacrime artificiali: essi, generalmente a base di acido ialuronico e liposomi, idratano e umidificano occhio e lente e rallentano l’evaporazione dell’acqua della lente e della lacrima.
I vantaggi delle lenti a contatto.
Le lenti a contatto hanno molti vantaggi, primo fra tutti la praticità. La persona è libera dagli occhiali e questo è particolarmente
apprezzato sia nelle attività quotidiane sia in caso di attività dinamiche e sportive, così come al mare o in piscina.
Per quanto riguarda la vista, la visione ritorna naturale e quindi l’acuità visiva migliora rispetto all’occhiale.
Inoltre, per chi non ama vedersi con gli occhiali (alcuni li ritengono un vero e proprio elemento del look, ma altri proprio non li sopportano), indossare le lenti può essere davvero
gratificante.
Controindicazioni delle lenti a contatto.
Se sono usate con cura, seguendo le istruzioni dell’ottico contattologo, le lenti a contatto non hanno controindicazioni.
Eventuali problemi possono casomai derivare da un uso sbagliato delle lenti.
Facciamo qualche esempio.
È sbagliato dormire con le lenti a contatto indossate. Anche togliere e rimettere dopo un’ora una lente a contatto giornaliera può causare problemi di contaminazione, così come non
seguire una manutenzione corretta delle lenti mensili.
L’aria condizionata e le ore passate davanti a schermi di pc e telefoni rischiano di accelerare la disidratazione della lente, così come indossarle più del dovuto può far sviluppare
un’ipossia corneale, cioè una mancanza di ossigeno alla cornea. Questi problemi o fastidi si risolvono con un uso corretto dei sostituti lacrimali.
Consigli per usare bene le lenti a contatto.
Possiamo sicuramente dare alcuni consigli per usare al meglio le lenti a contatto ed evitare problemi:
- lavare sempre le mani prima di metterle e toglierle;
- non esagerare con le ore di utilizzo;
- per le lenti a contatto giornaliere, gettarle quando si tolgono;
- per tutte le altre lenti, fare manutenzione e pulizia adeguate;
- in caso di occhio secco o lenti disidratate, toglierle o usare un sostituto lacrimale adatto;
- evitare l’uso eccessivo di make up perché può entrare nell’occhio e depositarsi sulla lente, sporcandola.
Le nostre lenti a contatto.
Come già detto, farsi assistere da un ottico contattologo esperto è fondamentale per orientarsi tra le varie possibilità.
Con le nostre lenti possiamo correggere qualunque difetto visivo e soddisfare i bisogni e le esigenze di tutti. Eseguiamo test rigorosi per determinare materiale, geometria e gradazione della
miglior lente per i vostri occhi, e siamo sempre disponibili per controlli post applicativi.
Vi seguiremo passo passo nella ricerca delle lenti a contatto perfette!
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